Proseguiamo con l'analisi della riforma Costituzionale su cui saremo chiamati a decidere Domenica 4 Dicembre. Uno degli slogan più usati dal premier Renzi in questi mesi è stato quello che la riforma del Senato provocherà una semplificazione dell'iter legislativo con conseguente maggior facilità e velocità nel far approvare le leggi. Niente di più falso!!! Andiamo ad analizzare quello che potrebbe essere il nuovo articolo 70 della Costituzione:
la cosa più evidente è che si passa dalle 9 parole del testo attuale alle quasi 500 di quello proposto...alla faccia della semplificazione!!!
Ma scendiamo nello specifico (ma non troppo perchè è talmente complicato che nemmeno chi lo ha firmato sa esattamente cosa comporta): per prima cosa si capisce che al Senato rimarrà il compito di emanare le leggi che riguardano vari campi che vanno dalle leggi costituzionali alle leggi che riguardano i rapporti con la comunità europea e un'altra decina di casistiche. Ma non solo: il Senato può chiedere di esaminare qualsiasi testo di legge emanato dalla Camera e entro 30 giorni può proporre modifiche che dovranno poi essere esaminate nuovamente dalla Camera stessa(ma non si doveva eliminare il ping-pong tra le 2 Camere???). E ricordiamoci che tutto questo lavoro del Senato dovrà essere fatto da sindaci e consiglieri regionali che nelle intenzioni di Renzi dovrebbero lavorare in Senato a Roma solo saltuariamente. Secondo noi, invece, questo lavoro porterà via parecchio tempo, tempo che sarà tolto a città e Regioni che hanno bisogno di sindaci e consiglieri regionali che lavorino, e anche duramente, sul territorio in cui sono stati eletti. Per quanti giorni questi sindaci e consiglieri saranno tolti dal loro lavoro e mandati a Roma? Questo la riforma non lo dice ed è solo una delle innumerevoli falle del testo proposto dal PD che ci porteranno a votare NO a questo referendum!!!
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