venerdì 11 marzo 2016

Comunicato del Sindaco sui fatti avvenuti durante il Consiglio comunale di Sabato 5 Marzo

Pubblichiamo per diritto di cronaca il comunicato rilasciato dal Sindaco di Limido Comasco, Danilo Caironi, sui fatti accaduti nel Consiglio Comunale di Sabato 5 Marzo. Lo riportiamo per intero, siamo pronti a lasciare spazio anche a un'eventuale risposta delle minoranze. Come gruppo ci riserviamo il diritto di prendere posizione su ciò che è accaduto in un secondo momento, dopo aver accertato come stanno effettivamente le cose.
Vi ricordiamo che il filmato completo del Consiglio comunale è disponibile sul nostro canale youtube "Limido5stelle".

Carissimi Colleghi e carissimi Concittadini,
si è assistito, nella seduta del Consiglio comunale dello scorso sabato 5 marzo, ad una triste pagina della storia politica del Comune di Limido Comasco. Si è assistito al chiaro tentativo – da parte dei consiglieri di minoranza – di screditare questo Sindaco e questa Giunta, con accuse prive di qualsiasi fondamento. Addirittura si è assistito all'abbandono dell'aula da parte delle forze di minoranza, con la conseguente rinuncia da parte loro a discutere nel merito il bilancio di previsione.

            Le censure sollevate dalle minoranze in intestazione, però, sono risultate totalmente infondate, tradendo una evidente “mala fede”, oltre ad una profonda mancanza di argomenti politici di merito da poter opporre a questa Amministrazione, che è poi il vero dato politico che va tratto da questa vicenda poco edificante.

            Tale assunto è presto dimostrato, rispondendo nel merito alle accuse infondate e tendenziose sollevate dalla minoranza.

1.- Sull'affermazione secondo cui questo Sindaco abbia convocato i Consiglieri con “un sotterfugio”, consistente nell'aver “nascosto  a fine riunione, riga tra le righe...” quello che avrebbe dovuto essere invece il tema fondamentale della seduta, cioè quello del bilancio di previsione.
FALSO!
Basta solo osservare al riguardo che la deliberazione del bilancio viene necessariamente preceduta da deliberazioni propedeutiche, come quella sul DUP (che è per legge un presupposto del bilancio) o quelle sulle imposte (IMU, TASI, TARI, addizionale IRPEF etc), le cui aliquote, per entrare in vigore nell'anno in corso, devono essere per legge approvate prima dell'approvazione del bilancio.

2.- Sulla “mole di lavoro richiesto per l'analisi della documentazione” come “trucco” o “metodo” usato dalla maggioranza per impedire ai Consiglieri di approfondire e studiare i documenti che erano oggetto di discussione in consiglio.

FALSO!
I Consiglieri tutti hanno avuto ampi margini di tempo per studiare la “mole” di documenti paventata, con termini maggiori rispetto a quelli previsti dal regolamento:
  • Per quanto riguarda il DUP, si sottolinea il fatto che lo stesso è stato approvato dalla giunta comunale in data 19.12.2015 e presentato ai Capigruppo Consiliari in data 31.12.2015 tramite PEC, ragion per cui i Consiglieri Comunali hanno avuto più di due mesi di tempo per approfondire tale atto;
  • Per quanto riguarda i regolamenti in materia sociale, quello ISEE recepisce lo schema adottato a livello di Ambito e non può essere modificato; quello sulle altre prestazioni sociali è composto da appena 6 articoli, di chiara e semplice comprensione;
  • Per quanto riguarda le deliberazioni relative alle imposte ( IMU, TASI, TARI, addizionale IRPEF), sono tutte delibere in cui si confermano le aliquote dell'anno scorso. Pertanto, non c'era molto su cui discettare, se non sul fatto di riconoscere il merito a questa amministrazione di essere riuscita anche quest'anno a non aumentare i tributi locali, nonostante i continui tagli da parte dello Stato a danno dei Comuni;
  • Per quanto riguarda il bilancio si fa presente ancora ai Signori Consiglieri di minoranza, che gli schemi di bilancio sono stati depositati il 15 febbraio u.s., e per l'effetto i Consiglieri hanno avuto a disposizione i documenti di bilancio per 20 giorni, cioè per un termine maggiore a quello previsto dalle norme regolamentari attualmente vigenti per l'approvazione del bilancio;
  • A ciò va anche aggiunto che i consiglieri di minoranza sono stati ricevuti dall'Assessore ai Servizi sociali e dalla Responsabile del Servizio economico finanziario, ottenendo tutti i chiarimenti che hanno ritenuto di chiedere sui regolamenti di natura sociale e su DUP, tributi e bilancio, nonostante ciò sono riusciti a presentare un emendamento tecnicamente irricevibile.

            Svelata la falsità dei motivi addotti dalle minoranze a giustificazione dell'abbandono dell'Aula consiliare, ancor più sgradevole è risultato poi il rilevare, nella dichiarazione rilasciata dalle minoranze stesse, un elenco di osservazioni su dati puntuali del bilancio, anche con riferimenti a cifre e disegni di singoli progetti, che dimostra come alla fine il bilancio lo avessero visto ed adeguatamente esaminato, smentendo nella sostanza ciò che hanno affermato con la loro teatrale protesta.

            Troppo comodo criticare le scelte dell'amministrazione rilasciando una dichiarazione scritta e sfuggendo al pubblico dibattito ed al democratico confronto, col plateale gesto dell'abbandono dell'Aula.

            Troppo comodo lamentare di essere vittima di “trucchi”, “sotterfugi”, “metodi” tesi ad impedire alla minoranza di approfondire adeguatamente i temi delle sedute, quando invece il tempo  a disposizione è stato ben superiore a quello minimo previsto dai regolamenti.
Troppo comodo cercare di cavarsela con false dichiarazioni finalizzate a nascondere l’incoerenza che ormai vi contraddistingue: nella stessa seduta consiliare riuscite a lamentarvi per le scarse manutenzioni e a chiederci di ridurre lo stanziamento delle stesse, a mettere in discussione progetti approvati da voi nel precedente mandato, ad  esprimere parere favorevole a svariate scelte salvo poi ostacolarne la realizzazione.

            Se non si è arrivati preparati sul pezzo, ciò è dovuto a carenza di argomenti politici da opporre a questa maggioranza o, a tutto concedere, ad indolenza politica dei protagonisti di minoranza.

            Non pensino, i signori Consiglieri che – abbandonando il loro seggio sabato mattina –abbiano reso un buon servizio alla comunità di Limido, o tanto meno ai loro elettori. Il risultato è stato solo quello di aver rinunciato a discutere le scelte di indirizzo politico di questa amministrazione nel merito! Vi siete sottratti ad un leale contraddittorio, ad un pubblico e democratico confronto, sul merito delle scelte politiche che questa maggioranza – assumendosene la responsabilità politica – intende perseguire per il buon governo della comunità Limidese.

            Per il bene dei nostri Cittadini, si auspica di non assistere più a simili sceneggiate, si auspica che le minoranze assumano la responsabilità di confrontarsi nel merito delle questioni politiche, facendo valere le loro idee – anche se diverse dalle nostre – nelle sedi e con i modi che la legge ha previsto a tali fini, esercitando i  poteri ed osservando i doveri connessi alla carica assunta, con senso delle Istituzioni e con onore.



                                                                                                             Il Sindaco
                                                                                                          Danilo Caironi

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