Vi ricordiamo che il filmato completo del Consiglio comunale è disponibile sul nostro canale youtube "Limido5stelle".
Carissimi Colleghi e carissimi
Concittadini,
si è assistito, nella seduta del
Consiglio comunale dello scorso sabato 5 marzo, ad una triste pagina della
storia politica del Comune di Limido Comasco. Si è assistito al chiaro
tentativo – da parte dei consiglieri di minoranza – di screditare questo
Sindaco e questa Giunta, con accuse prive di qualsiasi fondamento. Addirittura
si è assistito all'abbandono dell'aula da parte delle forze di minoranza, con
la conseguente rinuncia da parte loro a discutere nel merito il bilancio di
previsione.
Le
censure sollevate dalle minoranze in intestazione, però, sono risultate
totalmente infondate, tradendo una evidente “mala fede”, oltre ad una
profonda mancanza di argomenti politici di merito da poter opporre a questa
Amministrazione, che è poi il vero dato politico che va tratto da questa
vicenda poco edificante.
Tale
assunto è presto dimostrato, rispondendo nel merito alle accuse infondate e
tendenziose sollevate dalla minoranza.
1.- Sull'affermazione secondo cui
questo Sindaco abbia convocato i Consiglieri con “un sotterfugio”,
consistente nell'aver “nascosto a
fine riunione, riga tra le righe...” quello che avrebbe dovuto essere
invece il tema fondamentale della seduta, cioè quello del bilancio di
previsione.
FALSO!
Basta solo osservare al riguardo
che la deliberazione del bilancio viene necessariamente preceduta da
deliberazioni propedeutiche, come quella sul DUP (che è per legge un
presupposto del bilancio) o quelle sulle imposte (IMU, TASI, TARI, addizionale
IRPEF etc), le cui aliquote, per entrare in vigore nell'anno in corso, devono
essere per legge approvate prima dell'approvazione del bilancio.
2.- Sulla “mole di lavoro
richiesto per l'analisi della documentazione” come “trucco” o “metodo” usato
dalla maggioranza per impedire ai Consiglieri di approfondire e studiare i
documenti che erano oggetto di discussione in consiglio.
FALSO!
I Consiglieri tutti hanno avuto
ampi margini di tempo per studiare la “mole” di documenti paventata, con
termini maggiori rispetto a quelli previsti dal regolamento:
- Per quanto
riguarda il DUP, si sottolinea il fatto che lo stesso è stato approvato
dalla giunta comunale in data 19.12.2015 e presentato ai Capigruppo
Consiliari in data 31.12.2015 tramite PEC, ragion per cui i Consiglieri
Comunali hanno avuto più di due mesi di tempo per approfondire tale
atto;
- Per quanto
riguarda i regolamenti in materia sociale, quello ISEE recepisce lo
schema adottato a livello di Ambito e non può essere modificato;
quello sulle altre prestazioni sociali è composto da appena 6 articoli,
di chiara e semplice comprensione;
- Per quanto
riguarda le deliberazioni relative alle imposte ( IMU, TASI, TARI,
addizionale IRPEF), sono tutte delibere in cui si confermano le aliquote
dell'anno scorso. Pertanto, non c'era molto su cui discettare, se non
sul fatto di riconoscere il merito a questa amministrazione di essere
riuscita anche quest'anno a non aumentare i tributi locali, nonostante i
continui tagli da parte dello Stato a danno dei Comuni;
- Per quanto
riguarda il bilancio si fa presente ancora ai Signori Consiglieri di
minoranza, che gli schemi di bilancio sono stati depositati il 15
febbraio u.s., e per l'effetto i Consiglieri hanno avuto a
disposizione i documenti di bilancio per 20 giorni, cioè per un termine
maggiore a quello previsto dalle norme regolamentari attualmente vigenti
per l'approvazione del bilancio;
- A ciò va anche
aggiunto che i consiglieri di minoranza sono stati ricevuti
dall'Assessore ai Servizi sociali e dalla Responsabile del Servizio
economico finanziario, ottenendo tutti i chiarimenti che hanno
ritenuto di chiedere sui regolamenti di natura sociale e su DUP, tributi e
bilancio, nonostante ciò sono riusciti a presentare un emendamento
tecnicamente irricevibile.
Svelata
la falsità dei motivi addotti dalle minoranze a giustificazione dell'abbandono
dell'Aula consiliare, ancor più sgradevole è risultato poi il rilevare, nella
dichiarazione rilasciata dalle minoranze stesse, un elenco di osservazioni su dati
puntuali del bilancio, anche con riferimenti a cifre e disegni di singoli
progetti, che dimostra come alla fine il bilancio lo avessero visto ed
adeguatamente esaminato, smentendo nella sostanza ciò che hanno affermato con
la loro teatrale protesta.
Troppo
comodo criticare le scelte dell'amministrazione rilasciando una dichiarazione
scritta e sfuggendo al pubblico dibattito ed al democratico confronto, col
plateale gesto dell'abbandono dell'Aula.
Troppo
comodo lamentare di essere vittima di “trucchi”, “sotterfugi”, “metodi” tesi ad
impedire alla minoranza di approfondire adeguatamente i temi delle sedute,
quando invece il tempo a disposizione è
stato ben superiore a quello minimo previsto dai regolamenti.
Troppo comodo cercare di
cavarsela con false dichiarazioni finalizzate a nascondere l’incoerenza che
ormai vi contraddistingue: nella stessa seduta consiliare riuscite a lamentarvi
per le scarse manutenzioni e a chiederci di ridurre lo stanziamento delle
stesse, a mettere in discussione progetti approvati da voi nel precedente
mandato, ad esprimere parere favorevole
a svariate scelte salvo poi ostacolarne la realizzazione.
Se
non si è arrivati preparati sul pezzo, ciò è dovuto a carenza di argomenti
politici da opporre a questa maggioranza o, a tutto concedere, ad indolenza
politica dei protagonisti di minoranza.
Non
pensino, i signori Consiglieri che – abbandonando il loro seggio sabato mattina
–abbiano reso un buon servizio alla comunità di Limido, o tanto meno ai loro
elettori. Il risultato è stato solo quello di aver rinunciato a discutere le
scelte di indirizzo politico di questa amministrazione nel merito! Vi siete
sottratti ad un leale contraddittorio, ad un pubblico e democratico confronto,
sul merito delle scelte politiche che questa maggioranza – assumendosene la
responsabilità politica – intende perseguire per il buon governo della comunità
Limidese.
Per
il bene dei nostri Cittadini, si auspica di non assistere più a simili
sceneggiate, si auspica che le minoranze assumano la responsabilità di
confrontarsi nel merito delle questioni politiche, facendo valere le loro idee
– anche se diverse dalle nostre – nelle sedi e con i modi che la legge ha
previsto a tali fini, esercitando i
poteri ed osservando i doveri connessi alla carica assunta, con senso
delle Istituzioni e con onore.
Il Sindaco
Danilo
Caironi
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