Il Consiglio dei Ministri ha deciso di far svolgere il referendum sulle trivelle il 17 Aprile, decidendo di non accorparlo con il primo turno delle Amministrative che a Giugno assegneranno la carica di Sindaco in moltissime città italiane; il tutto con la ovvia intenzione di non raggiungere il quorum del 50% di votanti. Ci sono dei "SE" e dei "MA" a tenere in bilico la decisione però: innanzitutto la Corte Costituzionale deve ancora esprimere il parere definitivo su 2 quesiti ancora in bilico (ne erano stati presentati 6 ma ne è stato accettato uno solo)e in ogni caso il referendum sarà ufficializzato solo con il decreto di indizione firmato dal Presidente Mattarella. E proprio al Presidente Mattarella sono stati fatti molti appelli affinchè sposti la data del referendum proprio in concomitanza con le Amministrartive; appelli arrivati anche dai Governatori delle Regioni governate dal PD stesso che ha deciso per questa data (in primis Emiliano per la Puglia e Lacorazza per la Basilicata)....siamo davvero all'assurdo, il PD a cui non va bene una scelta fatta dal PD stesso!!!
Ciliegina sulla torta: il referendum non accorpato ad altri turni elettorali costerebbe 300.000.000€ in più alle tasche degli elettori, in tempi di spending review ci sembrano davvero troppi. Vengono chiesti continui sacrifici ai cittadini e poi vengono buttati soldi in questa maniera...
Vi terremo comunque costantemente informati su questo argomento e cercheremo di far capire il più possibile su cosa i cittadini saranno chiamati a votare con questo referendum.
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